domenica 8 ottobre 2017

PEGASO D'ORO AIB 2017

















PEGASO D'ORO ALL'ORGANIZZAZIONE AIB PER LA STAGIONE 2017.



Questa estate 2017 è stata sotto il profilo degli incendi boschivi tragica e distruttiva per l'intera Regione Toscana.
Per questo motivo il Presidente della Regione Toscana Rossi ha emanato lo "Stato di Emergenza".

"A fronte della situazione in atto in Toscana da maggio ad oggi, e dell'intensificarsi del numero e della gravità degli incendi nell'ultimo periodo – spiega Rossi - ho ritenuto indispensabile procedere alla dichiarazione di stato d‘emergenza regionale che permetterà alla giunta, nell'immediato, di valutare le prime azioni necessarie da intraprendere per mitigare le criticità e i presupposti per richiedere l'eventuale dichiarazione dello stato d'emergenza nazionale.
Abbiamo rafforzato l'attività di tutto il sistema antincendi e in particolare dell'attività della Sala operativa regionale che ormai costantemente, da maggio, gestisce l'emergenza 24 ore su 24".

Per premiare tutto il sistema AIB regionale è stata indetta una giornata speciale.






 

Una giornata dedicata alle donne e agli uomini che lavorano al servizio antincendi boschivi (Aib) della Regione Toscana: ad essi, 8 ottobre, il presidente Enrico Rossi consegnerà il Pegaso d'oro, "per ringraziarli a nome di tutta la comunità regionale del lavoro che svolgono quotidianamente contro gli incendi, a difesa del patrimonio forestale della nostra regione".
"Si può e si deve fare sempre meglio e attrezzarsi in misura sempre maggiore - ha sottolineato Rossi - ma francamente l'organizzazione regionale antincendi boschivi ha dato e sta dando buona prova di sé, in un'estate torrida, nella quale il caldo e l'aridità prolungata hanno reso le foreste più vulnerabili. Il 2017 ha messo a dura prova il sistema regionale, intervenuto su 775 incendi, più del doppio della media registrata negli ultimi cinque anni".
La giornata del primo ottobre si svolgerà a Firenze, presso Villa Demidoff. Il presidente Rossi consegnerà il Pegaso d'oro ai volontari dell'antincendio boschivo, agli operai forestali, al personale della sala operativa unificata della protezione civile regionale e dei centri operativi provinciali e ai direttori delle operazioni antincendi. Il Pegaso verrà poi conservato a Monticiano, nei locali della Pineta di Tocchi, il centro regionale di addestramento del personale Aib.
Durante la giornata, dalle 10 alle 18, famiglie e ragazzi delle scuole elementari e medie saranno coinvolti in giochi e dimostrazioni con attrezzature Aib e forestali. Previsti inoltre incontri tecnici con gli operatori del servizio antincendi boschivi della Regione Toscana.






Onorati di far parte del Servizio Antincendio Boschivo della Toscana, che ieri abbiamo  ricevuto simbolicamente il Pegaso d’Oro dalla Giunta Regionale consegnato dal presidente Enrico Rossi, per il grande impegno dei volontari nel periodo estivo.























Purtroppo la nostra Regione in 2 mesi ha visto distruggere dal fuoco ben 1.600 ettari, con 472 roghi con una media di 3,38 ettari ad evento. 

















Siamo riusciti a rubare una foto con il Presidente Rossi e l'onorificenza appena consegnata al Centro di Addestramento Regionale "La Pineta dei Tocchi", dove verrà esposta con orgoglio.











Altre immagini della bellissima manifestazione.











UN GIUSTO RICONOSCIMENTO ALLA STRUTTURA REGIONALE AIB CHE IN QUESTA ESTATE 2017 HA DIMOSTRATO TUTTA LA SUA ORGANIZZAZIONE E AFFIDABILITA'.






lunedì 18 settembre 2017

ALLUVIONE A LIVORNO











ALLUVIONE A LIVORNO


Sono volontario della Pubblica Assistenza S.V.S. di Livorno dal 1989, mai e poi mai avevo assistito ad un'evento di tale portata nella mia città.

Ho partecipato con la mia associazione alle più grosse calamità nazionali, regionali e locali, ma non mi sarei mai aspettato una tempesta di acqua e vento che portasse morte e devastazione nella mia Livorno.

Ogni volta che intervengo per portare aiuto alle comunità colpite da eventi calamitosi opero con professionalità e senso del dovere che la mia associazione porta mi ha insegnato, ma questa volta si tratta della mia città dei miei amici e tutto è diverso!!!!!!

Vedere come nel giro di pochissime ore paesaggi bellissimi dove ho trascorso estati bellissime sono di colpo spariti o cambiati drasticamente.


Come accade ogni qualvolta si avvicina una perturbazione pericolosa, il comune e la nostra associazione nazionali ci allertano con dei codici di pericolosità.
Per Sabato notte e Domenica, il colore era ARANCIO.

Il nostro referente di settore, sabato mattina comunica al gruppo la richiesta di squadre reperibili dalle 20.00 di Sabato alle 23.59 di Domenica per eventuali criticità sulla città.

Alle ore 21.10 arriva il codice Rosso (ordine di partenza) in quanto le precipitazioni avevano assunto un livello di intensità tale da allagare le arterie di viabilità principali in zona industriale e come da piano operativo comunale dovevamo chiudere e presidiare le zone a noi assegnate.

Via Firenze allagata, via Pian di Rota allagata, via Provinciale Pisana allagata e il sottopasso che porta in città inagibile.
Tutto come avviene da molti anni e che ormai non ci trova impreparati, infatti avevamo sul territorio ben 6 veicoli 4X4 e 12 volontari in azione.

Il temporale cala d'intensità, tanto da indurci, dopo che le strade e il sottopasso erano tornate agibili, al rientro in sede e di conseguenza nelle nostre abitazioni, erano le 01.00 di Domenica.

Tutte le squadre smontano e rientrano, ma appena rientrato a casa, ecco nuovamente l'ordine di tornare in sede per presidiare nuovamente il territorio visto le piogge in intensificazioni.

In poche ore sono caduti 175 millimetri di acqua in centro città e ben 256 in collina, dei quali 210 tra le 1.45 e le 3. 45. Più della quantità di pioggia registrata a Livorno negli ultimi otto mesi, come sottolineano i meteorologi per evidenziare l’eccezionalità del fenomeno.

La situazione si presenta critica con richieste d'intervento su tutto il territori cittadino, ma molti quartieri risultano isolati, Montenero, Antignano, Nibbiaia, Collinaia.

Numerosi interventi per chiudere le strade divenute torrenti in piena, soccorso ad automobilisti rimasti sul tetto delle proprie auto in balia delle acque e per aiutare i cittadini che chiedevano aiuto nelle più disparate situazioni.

I contatti con Comune, VVf, 113, 112 erano impossibili tutti i centralini intasate da richieste di aiuto.
In questo caos totale la risposta dei volontari è stata pronta e importante, oltre ai mezzi di Protezione Civile sono usciti le ambulanze per soccorso a persona e i mezzi sociali per evacuazione civili.
Non so con esattezza il numero di volontari in servizio ma eravamo in molti e con tutti i mezzi disponibili.

A provocare danni e a seminare morte è stata l'esondazione di tre torrenti, il rio Ardenza (che ha letteralmente spazzato via il muro dei Tre Ponti alla confluenza in mare),




il rio Banditella e il rio Maggiore, entrambi parzialmente “tombati”, cioè incanalati da decine anni sotto strade e piazze densamente abitate.

Il nostro più rischioso intervento è avvenuto in prossimità dei 3 Ponti, dove..........................ANSA  Una squadra di protezione civile della Pubblica Assistenza di Livorno ha salvato stamani, nella zona di Ardenza, un giovane che era rimasto per oltre mezz'ora aggrappato ad alcune canne di un canneto per fuggire dalla sua abitazione invasa dall'acqua del rio Ardenza che ha esondato allagando tutta la zona circostante. Il giovane è stato raggiunto praticamente a nuoto dai volontari della protezione civile che con l'ausilio di alcune manichette legate tra loro a mo' di corde per metterlo in sicurezza e trasportarlo sul mezzo che lo ha definitivamente messo in salvo.

Ma solo con le prime luci dell'alba si scopre il vero disastro....................La città si è risvegliata piangendo 6 vite strappate dalla furia dell’acqua e un’altra che si è spenta in un incidente stradale avvenuto a pochi chilometri dalla città, mentre imperversava il temporale.

Sono rimasto in servizio da Sabato sera alle 21.30 a Domenica alle 18.00 insieme ai miei tanti colleghi.






    






Da Lunedì mattine sono iniziate le operazioni di soccorso alla popolazione con l'uso di motopompe e idrovore e i mezzi AIB (Antincendio Boschivo) per lavare i locali sporcati dal fango.
















Ma i livornesi non sono restati con le mani in mano e hanno aiutato i soccorritori per riportare al più presto la situazione alla normalità. Da segnalare la generosità di molti cittadini, abitanti in zone meno colpite dal nubifragio, che sono andati a portare conforto nei quartieri dove il nubifragio aveva provocato più danni. 







A Livorno li chiamano tutti “i bimbi motosi”
Sono le centinaia di ragazzi e ragazzi che spontaneamente, all’indomani del disastroso nubifragio che ha colpito Livorno, si sono messi a disposizione della collettività per riportare il più presto possibile Livorno alla normalità. C’è chi ha spalato, chi ha pulito, chi ha raccolto rifiuti, chi con i secchi ha svuotato garage e scantinati.
Ma dobbiamo anche ringraziare i nostri colleghi volontari della cucina nella sede Nord, che si sono attivati la Domenica a pranzo per rifocillare i volontari giunti da tutta la Toscana con la Colonna mobile Regionale, lavorando sia a pranzo che a cena per tutta la durata dell'emergenza.




   








  




Sono riusciti a fare uscire fino a 500 pasti il giorno!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Durante la settimana abbiamo continuato con i più svariati interventi per riportare la popolazione nelle proprie abitazioni.













Siamo intervenuti anche in Località Quercianella presso il "Il Villaggio Azzurro" ......................................







per le operazioni di ripristino della struttura ancora agibile.












Domenica 17 Settembre, la colonna mobile della Protezione Civile Regionale intervenuta nei giorni dell'emergenza ha lasciato la città, lasciando solo un presidio nella zona dell'ex CMR in località Guasticce, che sarà progressivamente ritirato entro la giornata di domani. Grazie alla collaborazione con le forze dell'ordine locali e i volontari nel periodo dell'emergenza, gli interventi effettuati sono stati oltre 450 al giorno. 







Durante il tragico nubifragio, e nei giorni seguenti, tutte le nostre energie e risorse sono state impiegate nel portare soccorso di ogni tipo alla popolazione.
Voglio ringraziare gli oltre 130 volontari della Pubblica Assistenza SVS  che si sono impegnati fino allo stremo delle forze.
Il mio ringraziamento e riconoscimento va anche ai tantissimi cittadini che hanno voluto unirsi a noi per lavorare fianco a fianco. Abbiamo utilizzato tutte le nostre risorse nei tanti servizi come l’utilizzo delle idrovore, la rimozione dei detriti e del fango dalle case, dalle cantine e dai garage, la consegna dei sacchi di sabbia, la sorveglianza dei fiumi e torrenti e tanto altro ancora, oltre a continuare a garantire i quotidiani servizi di emergenza. 




GRAZIE DI CUORE A TUTTI.