sabato 30 agosto 2003

INCENDIO S.S. DELL' ARNACCIO (LOC. BISCOTTINO)

INCENDIO BISCOTTINO


Dopo alcuni giorni che uno o più piromani cercavano di dare fuoco a canneti e sterpaglie in località Biscottino, oggi 30 Agosto hanno trovato le condizioni climatiche ideali.
Il nostro primo intervento durante la tarda mattinata, che si è protratto fino  all'ora di pranzo sembrava circoscritto e sotto controllo, quando sono scoppiati nuovi focolai che hanno richiesto una nostra seconda squadra, VVF, CFS e 1 elicottero della Regione.

La prima squadra era composta da Manlio e Marco, 





poi supportati nel primo pomeriggio da Sergio e dal sottoscritto, visto che l'incendio si sviluppava su più fronti, non poteva essere naturale, per cui sono dovute intervenire diverse pattuglie dei Carabinieri e Polizia, per cercare di scovare, ed identificare,  l'autore/i di tale inferno.















L'incendio fuori controllo ha attaccato un capannone dove erano parcheggiati molti rimorchi, incendiandoli e facendo esplodere dei pneumatici, creando panico tra gli operatori, che erroneamente pensavano si trattasse di bombole del gas.
I VVf hanno tratto in salvo anche il cane da guardia che era all'interno della recinzione che delimita la ditta.
Per questo è stata richiesta alla nostra centrale operativa, anche l'invio della nostra 2° squadra reperibile, composta da Fabio e Fulvio che giunti sul posto hanno avuto il compito di bagnare con il naspo del modulo AIB i VVf impegnati nello spegnimento di una catasta di bancali/pallet ( è un'attrezzatura utilizzata per l'appoggio di vari tipi di materiale può essere di legno, plastica o ferro) che era interessata da fiamme altissime e sprigionava un calore insopportabile per il Vigile del Fuoco che provvedeva al suo raffreddamento.














Fortunatamente,  grazie anche all'elicottero e alle forze dell'ordine che pattugliavano tutta la zona, l'incendio è stato domato e spento definitivamente in serata.








giovedì 7 agosto 2003

INCENDIO ISOLA D'ELBA

INCENDIO ISOLA D'ELBA






Come anticipato nel post precedente, durante il nostro rientro a Livorno, la centrale operativa SVS chiedeva disponibilità per una partenza immediata per l'isola d'Elba per un vasto incendio boschivo fuori controllo.

L'isola d'Elba, è un'isola situata tra il Mar Ligure a nord, il canale di Piombino a est, il Mar Tirreno a sud e il canale di Corsica a ovest, posta a circa 10 chilometri dalla costa.
È la più grande delle isole dell'Arcipelago Toscano, e la terza più grande d'Italia (223 km²). 


Si parla di disastro ambientale, nel giorno dell' anniversario dell' incendio che 18 anni fa costò la vita a cinque ragazzi, un maxi rogo di origine dolosa ha distrutto, secondo le prime stime dei vigili del fuoco, quasi 700 ettari di pineta e macchia mediterranea, molti dei quali nel parco naturale. 


Lambite dalle fiamme Seccheto e Cavoli, due delle spiagge più belle dell' isola, 300 turisti e molti elbani residenti sono stati evacuati da due residence e per tutta la giornata le squadre di soccorso hanno lavorato senza sosta aiutate da 2 Canadair e 4 elicotteri di Protezione civile, Regione e Forestale.

Questo è il resoconto di quanto è successo, Riccardo ed io preparata la borsa per la partenza siamo giunti sull'isola solo dopo cena, lasciati i bagagli presso la scuola di Portoferraio ci siamo messi a completa disposizione del DO in turno e questo è il fronte di fuoco che si presenta ai nostri occhi:




















Ci viene dato l'incarico dal DO per la bonifica di un'area con abitazioni che sono state lambite dal fuoco, ma adesso l'area è considerata sicura, in supporto ad una squadra dei VVF di Piombino ed una del CFS.
Tutto procedeva in sicurezza, con l'ausilio dei moduli TSK e di attrezzi manuali per bonificare il perimetro, quando improvvisamente il cambio del vento e..................................
scoppia l'inferno!!!!

Ci siamo ritrovati completamente isolati, circondati dal fuoco con una potenza inaudita, indossavamo tutti i nostri DPI in dotazione e ci davamo il cambio ogni 30 min per ridurre i rischi di colpi di calore e disidratazione.
Per rifornire i mezzi usavamo i tubi per l'irrigazione dei giardini, ma la situazione era critica, anche perchè l'unica via di fuga era impercorribile per le fiamme altissime.











Fortunatamente dopo 2 ore circa il vento cambia nuovamente e tutto torna come prima, per cui abbiamo immediatamente informato il DO che tutto era rientrato e nessun operatore era rimasto ferito o intossicato.
Abbiamo continuato le operazioni di bonifica dell'area.

Per tutta la notte, abbiamo operato fianco a fianco con una squadra della Forestale che ci indicava le zone in cui intervenire.
Alle prima luci dell'alba siamo stati sostituiti dalle squadre della mattina, abbiamo fatto colazione con i nuovi amici del CFS, poi doccia e letto.

La sveglia è per l'ora di pranzo, dopo aver mangiato presso la scuola siamo ritornati sul perimetro per effettuare bonifica e spegnimento di eventuali riprese con una squadra di operai forestali dell'isola.

Durante tali operazioni, un membro degli operai scivola e si procura una distorsione alla caviglia che gli impedisce di risalire e continuare il suo lavoro.
Abbiamo prontamente allertato il DO per l'invio di una ambulanza, abbiamo trasportato l'infortunato  sulla strada aiutati dai suoi colleghi, per poi trasportarlo con il nostro mezzo fuori dalla zona rossa e consegnarlo ai ragazzi dell'ambulanza per le cure del caso.







   
  




Lo scempio dell' Elba ha certamente una firma, i Vigili del fuoco e noi volontari abbiamo trovato 5 inneschi, sistemati in alcune zone del bosco particolarmente a rischio.

Con il gran caldo è bastato poco ai focolai per allargarsi, quelli trovati nel bosco però, non erano i soliti inneschi «artigianali», costruiti con sigarette, fiammiferi e stracci, ma piccoli ordigni, realizzati da una mano esperta, capaci di sviluppare una fonte di calore forte e duratura: «Non li avevamo mai visti prima,  segno che la sfida del fuoco all' Elba sta facendo registrare un' escalation».







Siamo rientrati a Livorno dopo 2 giorni intensi ed a tratti pericolosi per la nostra incolumità, ma siamo riusciti ad arginare le fiamme e metterle sotto controllo.

Questa volta abbiamo operato contro qualcuno intenzionato a fare del male agli operatori addetti allo spegnimento e al patrimonio boschivo Elbano.










mercoledì 6 agosto 2003

INCENDIO A COLLESALVETTI

INCENDIO A COLLESALVETTI


Durante il primo pomeriggio del giorno 08 Agosto, il COP Livorno ci ha allertato per l'invio di 2 squadre sul territorio di Collesalvetti in supporto ai VVF in quanto a corto di uomini a causa di un altro intervento sull'isola d'Elba per un grosso incendio.

Ci siamo recati sul posto con 2 mezzi AIB e 4 volontari ( Riccardo, Fabio, Alessio ed io), per circoscrivere l'incendio che stava minacciando alcune abitazioni ed un distributore di benzina.















In nostro supporto è giunta anche la Croce Rossa di Fauglia allertata dal COP di Pisa.






Fortunatamente l'incendio è stato circoscritto, spento e  l'area interessata bonificata con attenzione, visto anche la vicinanza alle abitazioni e ai molti cittadini allarmati che vigilavano sul nostro lavoro.
Non che questa attenzione abbia aumentato la nostra professionalità nella bonifica, ma ci ha spronato maggiormente.  

La giornata non è  però finita, perchè durante il nostro rientro in sede a Livorno ci è giunta una chiamata, richiedendo disponibilità di personale per l'invio all 'isola d'Elba per coadiuvare il personale volontario presente sul fronte dell'incendio che imperversa da 2 giorni.





domenica 6 luglio 2003

INCENDIO IN LOCALITA' VALLIN DELL'AQUILA

INCENDIO IN LOCALITA'  VALLIN DELL'AQUILA


Questa stagione AIB 2003 prevede, in convenzione Comunale, il nostro pattugliamento la mattina ( 2 ore ) e pomeridiano ( 6 ore), per questa nuova attività, una nostra squadra ha avvistato dalla curva panoramica posta sulla strada che porta al Castellaccio sotto il Comando Stazione del CFS, una grossa colonna di fumo.
Gli operatori hanno prontamente allertato il COP di Livorno, che gli ha autorizzati ad una verifica.

Giunti sul posto in pochi minuti, l'incendio di Pineta era fuori controllo era il classico incendio "DI CHIOMA" ( si propaga da una chioma all’altra degli alberi ed è quello più difficile da controllare), per questo motivo è stato richiesto l'invio di altre nostre squadre e dei VVF.

In pochi minuti in zona erano operative squadre delle GAV, VVF, CFS e ben 3 squadre della mia associazione con 6 volontari.

Il CFS ha richiesto anche l'intervento di elicotteri Regionali.





Durante le opere di spegnimento ci sono stati momenti di apprensione per una comunicazione via radio che dava in pericolo un squadra della forestale della provincia.
Abbiamo profuso il massimo sforzo di spegnimento nella zona indicata, ma fortunatamente la squadra, tramite un sentiero adiacente alla zona segnalata, si era allontanata prima dell'arrivo delle fiamme.

Il sottoscritto durante le operazioni di spegnimento ha avuto un malore causato da un calo di zuccheri e anche dal forte calore delle fiamme e dalle temperature elevate ( erano circa le 13.00 ).
Sono stato prontamente soccorso dai miei colleghi, allontanato dalle fiamme e portato in sicurezza dove sono stato rifocillato con zuccheri; fortunatamente mi sono ripreso subito senza dover ricorrere all'ambulanza ed ho ripreso il mio posto.












Le operazioni di bonifica e di spegnimento di piccole riprese all'interno del perimetro sono durate per ben 2 giorni tenendoci impegnati H24 con una squadra sempre in zona, oltre ad un altra in zona di competenza, 
...........un grosso impegno che abbiamo superato brillantemente.