ESONDAZIONE FIUME CORNIA
Come anticipato nel precedente post, questo 2010 si preannuncia mooolto impegnativo, infatti dopo l'emergenza del primo giorno dell'anno, siamo stati nuovamente allertati il 05 Gennaio in tarda serata dalla Protezione Civile Provinciale per un'esondazione del Fiume Cornia.
CORRIERE ETRUSCO.IT
Tanta paura nella notte dell’Epifania per la piena del fiume Cornia che ha tenuto con il fiato sospeso centinaia di persone dalle 22.00 del 5 alle 3.00 del 6 gennaio.
“E’ stata una notte di grande preoccupazione e lavoro” ha detto il sindaco Rossana Soffritti che insieme all’assessore ai lavori pubblici Mario Paladini, gli altri componenti della giunta, il dirigente dell’assetto del territorio Alessandro Grassi ha trascorso la notte sul campo seguendo tutte le operazioni di protezione civile, in stretta connessione con la struttura del Consorzio di Bonifica Alta Maremma, la cui macchina era già in allerta per le previsioni meteorologiche e che ha preso operatività dalle 21.00 del 5 gennaio.
La forte e costante pioggia che si è abbattuta su tutta la Toscana e sul bacino del Cornia ha fatto salire il livello del fiume, ma fino alla sera la situazione è rimasta nei limiti. Dalle 21.00 il livello del Cornia ha cominciato a salire a vista d’occhio fino a raggiungere un picco di 6 metri e 33 cm durante una piena eccezionale che è durata dalle 22.00 fino alle 3.00 del mattino: ben cinque ore, contro il tempo statisticamente indicato intorno ad un’ora che aveva caratterizzato le piene degli anni passati. “Alle 21.00 abbiamo cominciato a monitorare i punti di controllo a Cafaggio, a Venturina, sul Riomerdancio, al ponte di Cornia sull’Aurelia – dice l’assessore ai lavori pubblici e protezione civile Paladini – alle 22.00 si è aperto il fontanazzo a circa 100 metri a monte della vecchia Aurelia in argine destro e dopo mezz’ora la situazione si può dire che sia precipitata, anche se il peggio è stato scongiurato, con l’apertura di un secondo fontanazzo circa 30 metri più a monte. Il Consorzio di Bonifica, il cui lavoro sul territorio è sempre fondamentale, è intervenuto immediatamente per posizionare i sacchetti di sabbia, ma la pressione era tale che il lavoro non è stato possibile. Nel frattempo abbiamo avvertito la popolazione e una quindicina famiglie residenti in via di Montioncello sono state evacuate”.
Siamo partiti con 5 mezzi e 12 volontari, ma fortunatamente nella prima mattina del giorno della Befana è rientrato l'allarme e siamo potuti rientrare.
Anche in questi eventi la mia associazione e i miei amici/colleghi hanno risposto prontamente mettendo in campo tutte le risorse richieste.